domenica 5 agosto 2012

Forse esiste già al di là dell'orizzonte una poesia anche per te.

"E dove sei, Elliss?
Forse la storia la stai raccontando altrove, e poi verrai a postarla anche qui. 
Mi interessa davvero! Tu scrivi: "Perchè riesco a ragionare lucidamente, e penso al tempo che ti è stato rubato per sempre. E alla dignità che subisce in quei momenti dei duri colpi. E alla gente che muore di fame, e a quella che dovrebbe davvero sentirsi grassa e brutta e invece è felice. E a chi nonostante abbia dei guai molto più gravi li affronta e sceglie di non scappare."
Sembra che tu abbia smesso di scappare, e vorrei sapere di più. Da parte mia ho una sola cosa da dirti: quel tempo, in cui hai sofferto, e ti sei chiusa in una prigione, NON è "perso per sempre": lì c'è una grande, triste, dura, odiosa esperienza, e come tale ha un enorme valore, ti garantisco che è così, non disprezzarlo, è solo così che potrai scoprirlo e, poi, metterlo a frutto. "


Questo il messaggio trovato qualche giorno fa mentre, in vacanza, scorrevo al volo la mia casella di email. Un commento al mio ultimo post su questo blog. Innanzitutto, grazie, Mari. Grazie per queste parole, perchè hai letto ciò che ho scritto e ci hai creduto. Grazie per avermi chiesto di più, grazie per avermi fatto sentire di stare facendo, seppure in piccolo, davvero qualcosa per qualcuno. Dopo i primi post, gli impegni, gli esami vicini, hanno fatto sì che interrompessi di scrivere su questo blog. Non l'ho dimenticato, non VI ho dimenticato o voltato le spalle. Sono stata solo molto presa da altre cose, e mi dispiace. Ma ci ho pensato tanto, e leggere queste parole mi ha fatto ripromettere di tornare a scrivere una volta a casa. Ed eccomi qui.


Ma vi farò una confidenza. Vorrei che stavolta fosse diverso.
Mi capita spesso di pensare a quello che mi è successo. So che non riuscirò mai a lasciarmi del tutto alle spalle gli anni in cui sono stata male, ma pensavo fosse arrivato il momento di guardare al passato con un certo distacco. Ma spesso mi ritrovo a ricordare in maniera talmente vivida e intensa, da capire che non è così. Non posso ancora prendere le distanze da quella Alice. C'è qualcos'altro che devo fare, prima.
Vorrei che dalla mia esperienza, dai miei ricordi, dalle mie cicatrici, io possa trovare un modo per aiutare, chi è stato male come me. Chi sta soffrendo di anoressia o di bulimia - o di mal d'amore. Chi non riesce a trovare se stesso - o la voglia di vivere. Chi dopo averla ritrovata ha paura di perderla di nuovo. Chi non sa che cosa gli stia succedendo, vuole solo sparire. Chi c'è ancora dentro. 
Chi non si ricorda perchè è bella la vita.


Forse è perchè studio medicina, forse è per la mia spiritualità. Forse è perchè questa esperienza mi ha insegnato l'altruismo. Forse è perchè per certi versi rimarrà per sempre un mistero, per me, cosa succede nelle nostre menti quando iniziamo ad ammalarci. Non lo so, perchè, ma sento che è quello che devo fare.


E voglio cominciare proprio così, con questo blog, da portare avanti con una luce, e un impegno nuovo.
Ricordando, cercando di capire, insieme a voi, cosa succedeva. Parlando, ma anche ascoltando. Soprattutto, raccontando di quanto c'è di bellissimo nella vita, di come ci si può innamorare ogni giorno di quello che ci circonda. Voglio farlo insieme a voi.

Comincio subito a scrivere, ma voglio chiudere questo post così. Con questi propositi, e questo saluto.
Scrivetemi, quando volete, per qualsiasi cosa. Il mio indirizzo è alicedit@hotmail.it
Forse siete voi ad aiutare me, forse io ad aiutare voi, ma importa davvero?

Vi abbraccio, stelline sconosciute - per certi versi siamo molto lontane, ma viste da quaggiù tutte le stelle non sembrano forse vicine, e bellissime?

Elliss

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