mercoledì 8 agosto 2012

Nessuno può sfuggire alla propria follia.


Riflessioni tratte da un mio commento scritto su amorecontroana.blogspot.it, un vulcanico blog che mi ha trascinato con il suo spirito di iniziativa, la sua positività e il suo intento di aiutare chi sta soffrendo, come abbiamo sofferto noi...ma anche molto arrabbiato (ps: è della stessa Mari che mi ha scritto esortandomi a tornare a scrivere):

L'anoressia...è un buisness? Non lo so. Non ne sono sicura. Siamo costantemente bombardati da modelli sbagliati, immagini finte di donne troppo magre e tristi (ma questo non lo dicono), nonchè da esempi di svilimento del corpo femminile - però questa è tutta un'altra orribile storia.
Ma che peso ha, tutto ciò, nella storia di ognuna di noi, di ogni singola malattia?
Davvero ogni singola storia di DCA ha alle radici un'influenza negativa data dal mondo dello spettacolo, dai mass media, dalla moda? Io non lo credo. Io per prima credo di non aver mai guardato thinspo, almeno fino a malattia inoltrata, o tantomeno mai desiderato, prima di ammalarmi, che il mio corpo assomigliasse a quello di una modella. C'erano, come per ogni ragazza, delle donne a cui volevo assomigliare, ma non facevo caso al loro fisico: invidiavo la bellezza, non la magrezza. Poi qualcosa si è rotto, e il mio dolore ha avuto come valvola di sfogo la ricerca della magrezza. La ricerca della perfezione, in realtà, ma questo non lo devo a nessun modello negativo, piuttosto alle ambizioni che la mia famiglia ha sempre avuto per me. E se dovessi cercare un modello che inconsapevolmente ha fatto sì che la mia ossessione si dirigesse sul peso e sulle calorie, potrei trovarlo in mia madre, che da sempre si è presa cura del suo fisico magro e forse cercava di farlo anche con me. Ma lo faceva in buona fede.
Ed è proprio qui che voglio arrivare: nessuno secondo me cerca di farci ammalare. Che poi questo avvenga lo stesso, è solo la conseguenza di un disagio più grande, indipendente dai modelli che abbiamo; è la direzione che prende il nostro dolore, la nostra sofferenza. Se non fosse la magrezza, sarebbe qualcos'altro.
Per la mia esperienza, non ho mai considerato leggere Vogue o guardare Gossip Girl o interessarmi alla moda o ammirare attrici bellissime, una causa della mia ossessione. Se dovessi dare a qualcuno la colpa di quello che è mi successo, non me la sentirei di darla ad altri. A nessun direttore di rivista, a nessuna modella, a nessun film.

Mio padre ancora adesso ogni tanto osa dire che la mia malattia è stata colpa della mia "fissazione per la magrezza", ovvviamente sempre secondo lui "ereditata da mia madre". Io mi sento sempre molto offesa in queste occasioni, perchè sento il mio dolore svilito, ridotto ad un capriccio. Credo di essere troppo intelligente, per cadere in questi tranelli. E se oggi vedo serie tv - tipo 90210 - in cui ci sono ragazze veramente troppo magre, mi sento solo triste per loro. Nè manipolata, nè desiderosa di emularle. Forse è perchè sono guarita, sicuramente ora non rincorro più la magrezza, ma la felicità e la Bellezza in senso ampio, quella dell'arte, dell'architettura, della poesia, di una donna incinta....
Ma qui sto divagando, e perdo il filo del discorso.

Ma vorrei davvero sapere cosa ne pensate voi.
E come state?
Vi abbraccio tutte 

ELLISS

2 commenti:

  1. Sono una stronza - non mi insulto mai malamente, mentre lo dico mi dò anche un buffetto sulla guancia ed essendo anche mollacciona mi perdonerò subito - ma sappi che mi dispiace davvero.
    Arrivo un mese intero dopo, ma spero leggerai lo stesso.
    Primum: grazie!!!
    ti sono grata per avere letto questo post, averci pensato e addirittura avergli dedicato un tuo post personale.
    Spero ci risentiremo, ti stringo forte forte :))

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  2. PS!! devo completare il post, perché non ho aggiunto il link che tu citi e che anch'io richiamo nel mio commento precedente. E ci tengo a metterlo, perché spero che qualcun'altra lo legga - ed è qui:
    http://amorecontroana.blogspot.it/p/lanoressia-e-un-business.html

    riguardo a quello che scrivi nel tuo tuo post, mi pare una bella riflessione ed è bellissimo che tu abbia costruito un tuo equilibrio e soprattutto che lo fai con gli strumenti della consapevolezza.
    Però, sarebbe bello come dici tu, che "nessuno cerca di farci ammalare"; purtroppo, il business si dedica in gran parte proprio a questo; tutti i tipi di malattie (dalle malattie fisiche a quelle mentali alle dipendenze da droghe, o da giochi o dalla violenza o dal sesso) sono fonte inesauribile di denaro; ahimé.

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